Vai al contenuto

Caro bollette, imprese in ginocchio e posti di lavoro sempre più a rischio

“Necessari aiuti concreti a imprese e famiglie da parte dello Stato e più investimenti in efficientamento energetico”, in una nota il Presidente Nazionale di Federdipendenti Simone Resinato.

Ad oggi, per imprese e famiglie, vedersi recapitare una bolletta è un vero e proprio incubo. Un escalation al rialzo che fa tremare veramente tutti. C’è chi sotto questo enorme fardello non ha potuto far altro che arrendersi e chiudere la propria impresa.

E chi invece ancora tiene duro? Cosa deve fare per sopravvivere?

Gestire un’azienda non è mai semplice ed ora più che mai si ha bisogno di essere in grado di affrontare una profonda emergenza. Si spera nelle misure di aiuto promesse dal prossimo Governo, che sicuramente richiederanno tempi biblici e per questo, in qualche modo bisognerà pure arrangiarsi.

Purtroppo non sono poche le imprese che hanno trovato la loro unica soluzione d’emergenza nel riprogrammare i turni di lavoro andando a sfruttare le tariffe orarie, a volte andando a tagliare il personale, con padri e madri di famiglia che sono dovuti restare a casa.

Ebbene nel 2022 le bollette della luce hanno visto un aumento del 55%, quelle del gas il 41,8%. Un aumento percentuale molto alto, che può comprendere fino in fondo solo chi ha visto da vicino le cifre astronomiche che ogni azienda deve pagare ogni mese per riuscire a mantenere un pieno regime di lavoro. Con un aumento di questo genere, che sembra peggiorare per il 2023 era impensabile che qualche imprenditore non si vedesse messo in ginocchio e cercasse delle valide soluzioni per non rinunciare alla sua impresa.

Le aziende che risultano essere maggiormente colpite sono quelle che lavorando le materie prime si trovano ad aver bisogno di molta energia; pensiamo a quelle che lavorano la carta, il legno, la gomma, la plastica, che hanno visto aumenti che vanno dal 200 fino al 400%.

Non sono immuni dalle problematiche ristoranti, cinema, teatri e centri estetici, già largamente in crisi negli scorsi anni. Con i consumatori che da tempo ormai mostrano il loro malcontento, probabilmente a ragione, per un aumento generalizzato dei prezzi, ma le aziende non potrebbero fare altrimenti.  

Per contrastare l’emergenza sono necessari immediati aiuti a imprese e famiglie non solo da parte dello Stato ma anche della Comunità Europea. Nel mentre le aziende dovrebbero investire di più in efficienza energetica” – dichiara in una nota Simone Resinato, Presidente Nazionale di Federdipendenti.

Puntare sull’efficienza energetica vuole sostanzialmente dire individuare gli sprechi e migliorare le prestazioni, per fare molto di più, ma con meno energia. Questa la si può autoprodurre o comunque adottare delle soluzioni che ne permettono uno spreco inferiore, che sia quasi pari a zero. Un sistema nuovo che permette di avere il pieno controllo sui processi aziendali.

Anche il concetto di efficienza energetica si è evoluto negli anni, non fermandosi ai soli pannelli solari, come in passato. Sono diverse le soluzioni che ogni azienda può decidere di adottare, in base alle proprie possibilità ed esigenza.

Si pensa ad esempio ai sistemi di cogenerazione, utili per strutture che hanno bisogno di notevole energia come gli impianti sportivi, scolastici ed ospedalieri. L’utilizzo dell’illuminazione a LED che ad oggi ha coinvolto veramente tutti, dalle case alle azienda.

Inoltre: impianto fotovoltaico, a pompa di calore, il classico solare e le caldaie a condensazione. Senza dimenticare il grande aiuto che arriva dai sistemi di monitoraggio dei consumi che permettono di controllare, anche da remoto, se vi è la necessità di interventi, in che modo è possibile intervenire al fine di migliorare ancora di più i sistemi di efficienza energetica adottati per la propria azienda.

Una vera e propria rivoluzione, che tocca veramente tutti e che si rivela indispensabile, per un mercato del lavoro sempre più ostico e difficile da gestire. 

Annamaria Punzo